Le aggressioni del cuoio capelluto più diffuse
AGGRESSIONE COSTANTE - FISICA
Le aggressioni quotidiane sono probabilmente il secondo tratto distintivo del cuoio capelluto. Se quasi tutti i regimi di bellezza della pelle implicano delicatezza, il cuoio capelluto è tutti i giorni costantemente aggredito da frizioni continue. Queste, talvolta intense, hanno diverse cause: pettine o spazzola usati aggressivamente, energiche asciugature con asciugamano fino alle frizioni dei capelli sul cuoio capelluto durante lo shampoo. La struttura rigida dei capelli (cuticole), quando esercita un attrito prolungato sul cuoio capelluto, intacca il suo strato più esterno. In poche parole, se paragonata alla frizione morbida tra pelle e pelle, quella tra capelli e cuoio capelluto produce una tipica azione di strofinamento. Questa proprietà, a parte una notevole utilità per alcune condizioni (per esempio in caso di forfora), poiché consente di eliminare cellule e scaglie indesiderate, rappresenta tuttavia una sfida costante per il processo di rinnovamento dell’epidermide. Tutte le aree del corpo sottoposte a frizione permanente, come palmi delle mani o piante dei piedi, mostrano un ispessimento della pelle, legato a un maggiore adattamento del turn over epidermico, e il cuoio capelluto non fa eccezione. Oltre a questo tipo di aggressione, l’esposizione a un calore troppo intenso (100-150°C) o troppo prolungato, come quello generato dal phon, contribuisce a seccare il cuoio capelluto, scatenando sensazioni di prurito e determinando un aumento della desquamazione. Combinati tra loro, tutti questi fattori fisici determinano uno stato lontano da quello di benessere per il cuoio capelluto. Massaggiarlo delicatamente, durante l’applicazione di una maschera idratante e rilassante, a temperature non eccessive, è un prezioso aiuto per alleviare queste sensazioni.
DA RICORDARE
Tutti i gesti o gli accessori utilizzati per prendersi cura dei capelli o pettinarli dovrebbero avere “delicatezza” come parola d’ordine.
AGGRESSIONE COSTANTE
La superficie del cuoio capelluto umano è un ricco e complesso micro-ecosistema che determina quotidianamente reazioni epidermiche o neurali. È una superficie costantemente ricoperta di sudore, sebo, scarti epidermici, che nutrono una abbondante e stabile popolazione di flora microbatterica (batteri e lieviti).
La condizione di forfora è probabilmente la migliore rappresentazione di questa interrelazione dovuta a un ecosistema squilibrato. In breve, l'epidermide del cuoio capelluto viene costantemente sollecitata e si adatta con un aumento del turn-over (rinnovamento cellulare più veloce), visto in istologia come più spesso di altre aree cutanee e di uno strato basale irregolare, che produce a sua volta uno strato corneo più spesso ma elastico in quasi tutte i soggetti, indipendentemente dal genere o dall'etnia.
DA RICORDARE
Il cuoio capelluto umano è stato osservato come modello perfetto di un ecosistema cutaneo, di molte interazioni biochimiche, fisiologiche e microbiologiche. Una visione di questo tipo apre la strada a una serie di applicazioni cosmetiche (igiene, trattamenti, …)