Le creme solari sono diventate parte integrante della routine di bellezza della pelle: in estate come in inverno, offrono una protezione indispensabile dagli effetti dannosi dei raggi UV. Hai ancora dubbi sulla loro azione? Ecco le risposte alle domande più frequenti sui filtri solari.
Le creme solari ad alto indice di protezione (SPF 50/50+) ostacolano l’abbronzatura.
FALSO
Ormai tutti conosciamo l’importanza di proteggere in modo adeguato la pelle sotto il sole in ogni momento dell’anno. Gli effetti nocivi dei raggi UV (UVA lunghi e corti, e UVB) non sono più un segreto: stress ossidativo, prematura comparsa dei segni di invecchiamento cutaneo, macchie solari, tumori della pelle. Come misura preventiva dermatologi e esperti della pelle in tutto il mondo continuano a ripetere a gran voce l’importanza di applicare una protezione solare con indice SPF alto (da 30 in su) quando ci si espone al sole.
Eppure il falso mito per cui le creme solari con indice di protezione elevato impediscono alla pelle di abbronzarsi è difficile da sradicare. L’SPF 50 o 50+ non offre una protezione totale: ciò significa che i raggi UVB, responsabili dell’abbronzatura – ma anche delle scottature – sono ugualmente in grado di attivare la melanina e dunque di abbronzare la pelle, mentre i filtri solari la proteggono dagli effetti nocivi. È importante, inoltre, sapere che la melanina ha bisogno di alcuni giorni per attivarsi: per questo motivo un’esposizione progressiva, previa l’applicazione di una crema solare con SPF adeguato, permette di ottenere un’abbronzatura bella e duratura.
La crema solare deve essere applicata sempre sulla pelle asciutta.
VERO E FALSO
Per molto tempo la raccomandazione di dermatologi ed esperti skincare è stata di stendere la crema solare solo sulla pelle asciutta, soprattutto dopo aver fatto il bagno o aver sudato molto. Questo per favorire un’applicazione omogenea ed efficace, oltre che per impedire la formazione di fastidiose tracce bianche che molte formule potevano lasciare sulla pelle bagnata. Nonostante questo consiglio resti tuttora valido per le creme solari tradizionali, ricerca e tecnologia hanno permesso di sviluppare formule che non solo sono resistenti all’acqua, ma anche piacevoli da utilizzare sulla pelle bagnata. La Wet Technology delle formule Ideal Soleil di Vichy ti permette di applicare la crema solare in qualsiasi momento, per proteggere la tua pelle e quella della tua famiglia sotto il sole.
La quantità di crema solare applicata non influisce sull’efficacia della protezione.
FALSO
Alcuni studi (1 e 2) hanno dimostrato che a una minore quantità di crema solare applicata sulla pelle corrisponde una minore efficacia del filtro UV. Ciò significa che, per una protezione efficace, oltre a seguire le raccomandazioni degli esperti, tra cui scegliere una crema solare un indice di protezione adeguato (da SPF 30 in su), è fondamentale anche applicare la giusta quantità di prodotto: per il corpo corrisponde a una pallina da ping pong (circa ¼ di una bottiglia da 125ml) mentre per viso e décolleté è l’equivalente di un cucchiaio da dessert raso (circa 20 ml). Insieme a quantità e indice di protezione solare, un altro aspetto fondamentale per proteggere la pelle dal sole è la ri-applicazione della crema solare, che deve essere frequente (circa ogni 2 ore).
Le creme solari resistono… al sole!
FALSO
Non lasciare mai la tua confezione di crema solare esposta al sole: il calore eccessivo, infatti, può far deteriorare la formula, diminuendone l’efficacia protettiva. Così come il calore, anche il tempo può compromettere l’efficacia della tua crema solare: Fate dunque attenzione: il consiglio è di non utilizzare confezioni avanzate dall’ultima estate.
È possibile combinare diverse creme solari, con differenti indici SPF e differenti filtri solari, per aumentare la protezione.
FALSO
Applicare una crema solare con indice SPF 30 e una protezione solare con indice SPF 50 non offrirà alla tua pelle una protezione 80. Alcuni studi (3) hanno inoltre dimostrato che la combinazione di filtri solari diversi può diminuire l’efficacia stessa della protezione solare contro i raggi UV. (eviterei) Meglio quindi scegliere una crema solare con protezione adeguata al tuo tipo di pelle e utilizzare un latte o spray solare specifico per il corpo e per il viso, senza combinare prodotti diversi tra loro.
Per proteggere la pelle che presenta segni bruni e rossi devo utilizzare una protezione più alta.
VERO
Macchie scure e segni bruni e rossi lasciati sulla pelle da brufoli e imperfezioni devono essere maggiormente protetti sotto il sole, poiché l’effetto dei raggi UV potrebbe pigmentarli ulteriormente e renderli ancora più visibili una volta scomparsa l’abbronzatura. Particolare attenzione deve essere prestata poi alle discromie che si sono formate di recente e presentano ancora un colore rosso-rosato. Per offrire una protezione solare adeguata è fondamentale utilizzare una crema con indice solare più elevato possibile (non inferiore dunque a SPF 50+), da applicare meticolosamente per coprire tutto il segno.
Le creme solari sono tutte uguali.
FALSO
Crema o olio? Latte o spray solare? SPF 15, 30 o 50+? Formule resistenti all’acqua o formule a effetto asciutto? Di solari ce ne sono per tutti i gusti, per ogni tipo di pelle, per ogni esigenza di protezione. Questo perché proteggersi sotto il sole deve essere un gesto irrinunciabile e automatico, oltre che piacevole, semplice ed efficace. Oltre a scegliere il tuo solare in base al tuo fototipo, ci sono numerose variabili che puoi considerare per trovare quello più adatto alle tue esigenze e a quelle della tua famiglia. Oggi le creme solari di ultima generazione sono formulate non solo per proteggerti al meglio contro i danni dei raggi UV ma, grazie alla loro formula arricchita con ingredienti attivi, possono essere utilizzate come veri e propri trattamenti per condizioni cutanee come pelle a tendenza acneica e a imperfezioni, per proteggere la pelle sensibile, per contrastare la comparsa dei segni di invecchiamento e per mantenere la tua pelle idratata a lungo e in modo ottimale.
(1) Schalka S, dos Reis VM, Cucé LC. “The influence of the amount of sunscreen applied and its sun protection factor (SPF): evaluation of two sunscreens including the same ingredients at different concentrations.”
(2) Tarroux R, Assalit MF, Hemmerlé J, Ginestar J. “Influence of applied quantity, water-immersion and air-drying on covering and microstructure of physical sunscreen films.”
(3) Dondi D, Albini A, Serpone N. “Interactions between different solar UVB/UVA filters contained in commercial suncreams and consequent loss of UV protection.”