Scopri perché spirulina e carbone attivo sono importanti per i tuoi capelli
Se qualche volta ti è capitato di utilizzare trattamenti purificanti come parte della tua routine di bellezza per capelli, forse ti starai chiedendo se il regime detox che hai scelto è il migliore che puoi offrire alla tua chioma. Stai seguendo tutti gli accorgimenti necessari per avere capelli più puliti e più freschi?
Il segreto di una routine detox perfetta non risiede solo nel seguire gli step correttamente ma anche nello scegliere gli ingredienti giusti. Scopri con noi perché ingredienti naturali o di origine naturale come la spirulina e il carbone attivo dovrebbero essere parte integrante di ogni routine purificante per i capelli.
Spirulina: per nutrire e proteggere i capelli dall’inquinamento
La spirulina è un tipo di alga di colore blu-verde che cresce prevalentemente negli specchi d’acqua alcalini delle regioni tropicali. Questa fonte vegetale, studiata approfonditamente a partire dalla metà del Novecento, è altamente raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO – World Health Organization) come parte integrante di una dieta sana per il suo alto valore nutrizionale. L’estratto di spirulina contiene potenti antiossidanti che aiutano a proteggere i tuoi capelli dagli effetti dannosi dell’inquinamento, dai radicali liberi e dall’esposizione nociva ai raggi UV (1)(2).
Questa azione è particolarmente importante perché le particelle di inquinamento contengono anidride carbonica e metalli pensanti che, quando si accumulano sulla superficie dei capelli, favoriscono l’ossidazione delle proteine, fenomeno che lascia i capelli spenti, secchi e complessivamente danneggiati (2). I potenti antiossidanti presenti nella spirulina possono combattere lo stress ossidativo contrastando l’indebolimento dei capelli.
Carbone attivo per purificare i capelli
Conosciuto nella tradizione asiatica come il “diamante nero”, il carbone attivo non è altro che il residuo della combustione di sostanze organiche come legno e combustibili fossili. La linea Dercos Nutrients Detox contiene carbone attivo ottenuto dalle ceneri di bamboo, ridotto in una polvere finissima.
Il carbone attivo è presente nelle formule skincare delle maschere viso per le sue proprietà purificanti.
Recenti studi hanno mostrato che può purificare allo stesso modo i tuoi capelli. Esso, infatti, agisce come una calamita che attira e trattiene con forza le particelle inquinanti, il sebo in eccesso e le impurità presenti sui capelli. Inoltre, i suoi agenti anti-residui ti aiutano a mantenere a lungo la sensazione di avere i capelli più puliti, più leggeri e più fluenti.
Come integrare spirulina e carbone attivo nella tua routine haircare, passo dopo passo:
1. Scegli uno shampoo specifico antinquinamento come Dercos Nutrients Detox Shampoo, adatto anche al cuoio capelluto sensibile. Massaggialo delicatamente su tutta la testa esercitando una leggera pressione con i polpastrelli per 5-6 minuti. Il segreto è non avere fretta: prenditi il tempo necessario per effettuare dei lenti movimenti circolari e massaggiare tutta la cute, in modo da favorire un assorbimento ottimale e regalarti contemporaneamente un momento di relax!
2. Applica sempre il balsamo. Un’efficace routine detox per i capelli deve essere scrupolosa, quindi non saltare mai la fase “idratante”. Combatti le punte secche nutrendo i tuoi capelli con Dercos Nutrients Detox Balsamo, per una chioma morbida e setosa.
3. Rinfresca la tua chioma tra un lavaggio e l’altro con Dercos Nutrients Detox Shampoo Secco. Mantieni una distanza della stessa lunghezza del tuo braccio quando applichi lo spray, per evitare che si creino residui bianchi o accumuli di prodotto sui capelli.
1. Galliano, A. et al, ‘Particulate matter adheres to human hair exposed to severe aerial pollution: consequences for certain hair surface properties.’ 39.6 (2017) pp. 610-616
2. Grosvenor AJ et al, ‘Oxidative Modification in Human Hair: The Effect of the Levels of Cu (II) Ions, UV Exposure and Hair Pigmentation’ in Wiley Online Library: Photochemistry and Photobiology 92.1 (2016) pp. 144-9