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Caduta dei capelli: come riconoscerla e quando preoccuparsi?

Com’è definito il fenomeno della caduta dei capelli?

J-F. M.: Non esiste un singolo fenomeno di caduta dei capelli ma una varietà di fenomeni diversi. Senza entrare troppo in dettaglio, possiamo dire che esistono due tipologie principali di caduta dei capelli.
La caduta di capelli tendente ad alopecia androgenetica è la tipologia più comune e diffusa e riguarda fino al 70% degli uomini nel corso della loro vita ma anche fino al 40% delle donne in post-menopausa. In questo caso, è anche chiamata caduta dei capelli a pattern femminile. Questa, infatti, colpisce il follicolo dei capelli riducendone la dimensione, anziché danneggiarlo e distruggerlo. Questo tipo di caduta include il telogen e l’anagen effluvium. Il telogen effluvium accelera la naturale fase di caduta del capello mentre l’anagen effluvium interrompe precocemente la fase di crescita del capello.

I segni clinici associati alle diverse tipologie di caduta dei capelli variano a seconda delle cause (siano queste ormonali, stagionali ecc.)?

J-F. M.: Sì, ci sono significative differenze tra le diverse tipologie di caduta dei capelli.

Nelle condizioni di caduta dei capelli tendente ad alopecia androgenetica (collegata agli ormoni maschili), si osserva una lenta e progressiva riduzione della densità dei capelli nelle aree del cuoio capelluto interessate. L’andamento della caduta dei capelli cambia da uomo a donna.
In contrasto con le cause più comuni di caduta dei capelli, esiste un disturbo dei capelli di origine autoimmune chiamato alopecia areata, che causa la comparsa di macchie rotonde prive di capelli che possono estendersi anche all’intero cuoio capelluto.

Esistono dei segni clinici della caduta dei capelli uguali per donne e uomini?

J-F. M.: Quando si tratta di condizioni tendenti ad alopecia androgenetica o caduta a pattern femminile, i segni cambiano tra donne e uomini. Gli uomini perdono densità capillare sulla totalità dei capelli nella zona cefalica (la parte superiore del cranio) e dei lobi frontali, mentre le donne perdono densità capillare principalmente sulla parte superiore della testa e sulla sommità del capo.
Nelle condizioni di caduta temporanea dei capelli collegate a intenso anagen effluvium o telogen effluvium, tuttavia, i segni clinici sono uguali negli uomini e nelle donne. È necessario tuttavia notare che le donne sono più predisposte al telogen effluvium poiché sono più soggette a carenze nutrizionali (per esempio la carenza di ferro durante il ciclo mestruale), e ovviamente solo le donne possono vivere la gravidanza e i cambiamenti ormonali che questa comporta, sia prima che dopo il parto! Un’altra causa del telogen effluvium è lo stress.

Quali strumenti si utilizzano per identificare la caduta dei capelli?

J-F. M.: In generale, è possibile valutare l’estensione e la severità della caduta dei capelli utilizzando la classificazione di Hamilton per gli uomini e di Ludwig per le donne.
Per un’analisi più dettagliata, tuttavia, sono utilizzati metodi fotografici e, in particolare, il fototricogramma.

In questo caso, viene depilata una piccola area del cuoio capelluto (circa 2 cm) del paziente. Quest’area viene fotografata subito e due giorni dopo viene scattata un’altra fotografia della stessa area. Il confronto delle due fotografie permette di stabilire una proporzione tra il numero di capelli che hanno cominciato a ricrescere e quelli che non lo hanno fatto.

I capelli in ricrescita, di conseguenza, si trovano nella loro fase anagen (fase di crescita), mentre gli altri si trovano in fase telogen, la fase di riposo che il capello attraversa prima di cadere naturalmente.

Grazie alla tecnica del fototricogramma, possiamo stabilire accuratamente il rapporto tra queste due fasi, l’entità della caduta, il potenziale di ricrescita, la possibile alterazione delle fasi del ciclo di vita del capello o la miniaturizzazione dei follicoli.

Questo tipo di analisi, inoltre, ci permette di determinare il diametro del capello. Oggi, infatti, sappiamo che una grande disparità nel diametro dei capelli sul cuoio capelluto è sinonimo di un aumento del rischio di riduzione della densità capillare con l’avanzare dell’età.
Tecniche fotografiche ancora più precise permettono poi di rilevare segni di irritazione dell’area attorno al follicolo del capello (nota come alone colorato peripilare), che può essere indicativa di una condizione tendente all’alopecia androgenetica.

Per individuare il miglior trattamento possibile, dopo queste valutazioni, lo specialista sottoporrà un questionario sulla storia clinica del soggetto e della sua famiglia e sullo stile di vita, per identificare potenziali carenze nutritive o condizioni di stress eccessivo.

Non esiste un singolo fenomeno di caduta dei capelli ma una varietà di fenomeni diversi.