La stanchezza in menopausa, una condizione molto comune che si manifesta con una sensazione perenne di mancanza di energia. Questo senso di affaticamento, che sembra protrarsi nel tempo nonostante il dovuto riposo, può influenzare negativamente la quotidianità di molte donne.
L’astenia, ovvero la mancanza di energie sia fisiche che mentali, si accompagna molto spesso al desiderio di dormire sempre e dovunque; questo stato di profonda spossatezza può impedire addirittura lo svolgimento delle comuni attività quotidiane, condizionando pesantemente la qualità di vita di una donna. Questa stanchezza cronica è anche spesso associata a perdita di attenzione, perdita di memoria, confusione mentale e impossibilità nello svolgere movimenti fisici a causa di una mancanza di energia a livello muscolare. Sonnolenza, svogliatezza, problematiche legate alla coordinazione e alla mancanza di appetito sembrano proprio essere il leitmotiv di molte donne che raggiungono la menopausa.
Quali sono i sintomi principali dell’astenia?
Menopausa e stanchezza sembrano quindi essere strettamente correlate; cerchiamo allora di capire meglio quali sono i sintomi più comuni dell’astenia, in modo da poterli riconoscere immediatamente.
1) Stato di sonnolenza perenne che sembra accentuarsi dopo i pasti; questa condizione può essere indipendente dalle ore che sono state dedicate al sonno, oppure può dipendere dalla carenza di un profondo riposo notturno.
2) Senso di spossatezza anche dopo il minimo sforzo fisico o mentale.
3) Stanchezza muscolare che può portare anche a rigidità del corpo, difficoltà nei movimenti e dolore.
4) Condizione di apatia con la percezione di vivere in un mondo ovattato e rallentato.
5) Mancanza di attenzione e di concentrazione con conseguenti perdite di memoria.
6) Maggiore irritabilità e tristezza causate dalla sensazione di non avere risorse per ritrovare uno stile di vita attivo.
Perché la menopausa porta stanchezza?
La menopausa porta stanchezza a causa di diversi fattori che vanno ad alterare le normali funzioni energetiche, favorendo l’affaticamento. Lo scombussolamento organico e ormonale che il corpo di una donna deve affrontare con il climaterio, è dovuto principalmente a una riduzione nella produzione di estrogeni e progesterone delle ovaie, con un successivo incremento di alcuni ormoni dell’ipofisi, della tiroide e delle ghiandole surrenali; tutte queste fluttuazioni ormonali e i cambiamenti fisiologici possono condurre alla condizione di astenia, alterando la qualità del sonno e aumentando la sensibilità allo stress.
Una buona qualità di riposo notturno è fondamentale per il benessere psico-fisico, una persona ha infatti normalmente bisogno di dormire almeno 6 ore per notte per poter recuperare le energie. Le alterazioni del normale ciclo del sonno in menopausa dovute a continui risvegli o ad un sonno non abbastanza continuo ma agitato, sono la causa più comune di quella sensazione di profonda spossatezza durante il giorno; una diminuzione della melatonina, il principale ormone responsabile del corretto ritmo sonno-veglia, può comportare l’insorgenza di insonnia durante le ore notturne e conseguente sonnolenza durante il giorno. In questo delicato momento della vita di una donna, le alterazioni nella produzione di ormoni surrenali, con un conseguente aumento di cortisolo, comportano una riduzione della normale soglia di tolleranza agli stress, anche per questo motivo ci si sente molto più facilmente sopraffatte dalla stanchezza.