La fase di passaggio dall’attività fertile a quella non fertile di una donna può causare alcuni disturbi. Tra questi anche l’infiammazione dell’apparato urogenitale, una fastidiosa patologia che può essere scatenata da diversi fattori. Tra cause e rimedi, ecco cosa sapere sulla cistite recidivante in menopausa.
Bruciore, dolori al basso ventre e stimolo continuo ad andare al bagno: tra i tanti disturbi che la menopausa può scatenare c’è anche la cistite recidivante. Alla base di tutto ci sono sempre gli scompensi ormonali, uniti ad altri disturbi a questi collegati. Ecco che cosa accade precisamente, quali le cause scatenanti ma soprattutto quali le buone abitudini che aiutano a trattare questo tipo di fastidi.
Cistite recidivante in menopausa: origini e cause
Durante la perimenopausa, la prima delle tre fasi di transizione tra il periodo fertile a quello non fertile che la donna attraversa e che può iniziare tra i 45 e i 50 anni a seconda dei soggetti, si inizia a registrare un calo significativo dei livelli di estrogeni. Se oltre alla disfunzione ormonale dovessero anche presentarsi problemi intestinali, si verificherebbe un binomio disastroso per l’apparato urogenitale che potrebbe sviluppare infezioni e infiammazioni.
In condizioni normali, l’apparato genitale femminile è popolato da microrganismi come il Lactobacillus Acidophilus che lo proteggono dall’attacco di patogeni esterni o interni. In particolare, lo difendono da un batterio intestinale come l’escherichia coli, normalmente parte integrante della nostra flora intestinale, ma che se dovesse arrivare sino alla vescica potrebbe causare infezioni.
La riduzione repentina degli estrogeni e problemi di stitichezza possono alterare l’equilibrio dell’apparato urogenitale, scatenando di conseguenza infezioni e infiammazioni che, senza le dovute accortezze, potrebbero ripresentarsi ciclicamente.
Cistiti ricorrenti in menopausa: rimedi e consigli
Quando il fenomeno assume caratteristiche tali da compromettere la normale vita quotidiana, il consiglio è sempre quello di interrogare subito il proprio ginecologo.
Le iniziative utili a prevenire l’insorgenza di cistiti ricorrenti in menopausa:
- Attenzione all’igiene intima – utilizzare un detergente con pH neutro e, in caso di mancanza di acqua, utilizzare spesso le salviette umidificanti disinfettanti.
- Regolarizzare l’attività intestinale – aiutarsi con l’assunzione di alimenti ricchi di fibre, passando in caso di necessità, a lassativi vegetali. Se nonostante questo il problema dovesse persistere, il consiglio è sempre quello di contattare il proprio medico curante.
- Bere almeno 2 litri di acqua al giorno – una corretta idratazione favorisce il corretto funzionamento dell’apparato urogenitale e libera la vescica da qualsiasi traccia di batteri.
- Attivare i muscoli del pavimento pelvico – contrarre e rilassare con esercizi specifici per mantenere la giusta tonicità della parte.
- Iniziare una terapia ormonale locale – sempre su consiglio del medico, per evitare le recidive, l’ecosistema vaginale potrebbe essere trattato con somministrazione in loco di estrogeni.
- Assumere probiotici – i probiotici aiutano il buon funzionamento dell’apparato intestinale, quindi tutto quello che regolarizza rappresenta un valido aiuto per la prevenzione di questi disturbi.
Un ultimo ma importante consiglio è quello di non assumere antibiotici di propria iniziativa perché questi non solo potrebbero non risolvere, ma addirittura complicare la situazione.
Infine, il rimedio più importante resta sempre quello di dedicarsi qualche attenzione in più: la menopausa è un momento di passaggio e come tale deve essere vissuto. Porta sicuramente qualche scompenso e qualche fastidio in più, per questo è importante prendersi cura di sé con qualche distrazione e alcuni momenti dedicati al proprio benessere. “Regalarsi” momenti di benessere e relax come una passeggiata, una lettura o qualsiasi altra attività possa rilassare è fondamentale per non permettere a questi disturbi passeggeri di prendere il sopravvento.