Perché durante la fase di transizione del periodo fertile a quello non fertile di una donna possono verificarsi fenomeni di ipertensione? Scopri il collegamento tra menopausa e pressione alta.
Mal di testa, ronzii nelle orecchie, vertigini e alterazioni della vista sono tutti fastidi che una donna in menopausa potrebbe accusare per una momentanea ipertensione. Durante la fase di passaggio dal periodo fertile a quello non fertile infatti, le donne possono soffrire di sbalzi di pressione. Ecco come riconoscere i primi segnali, quale il meccanismo che li scatena e soprattutto quali i rimedi. Cosa sapere in merito al collegamento tra menopausa e pressione alta.
In cosa consiste la pressione alta
Il sangue scorre nelle nostre arterie a una determinata pressione che viene determinata dall’azione meccanica del cuore e dalla resistenza delle pareti delle arterie a questo flusso. I parametri per la misurazione della pressione sono due, la massima o sistolica, che corrisponde al momento in cui il muscolo cardiaco si contrae, e la minima o diasistolica, che corrisponde all’attimo tra un battito e l’altro in cui il cuore si rilassa. I valori normali sono rispettivamente 120/80 mmHg.
Con il termine pressione alta, si intende una variazione di questi due parametri che può essere di tre tipi a seconda che coinvolga il valore minimo, il valore massimo o entrambi:
- ipertensione arteriosa sistolica se a essere alto è il valore della massima;
- ipertensione diastolica se sono alti i valori della minima;
- ipertensione sisto-diastolica se entrambi i valori sono alti.
La pressione alta mette a dura prova il lavoro del cuore, conducendo a problematiche cardiovascolari anche importanti. Per questo motivo nel caso in cui in menopausa si accusasse ipertensione, il consiglio è di contattare subito il proprio medico curante.
L’ipertensione può essere inoltre:
-primaria o essenziale se le cause non vengono identificate;
-secondaria perché scatenata da altre condizioni pre-esistenti.
Menopausa e pressione alta: quali i collegamenti
Alcune donne registrano un aumento della pressione in menopausa le cui ragioni non sono ancora ben chiare. Quello che è certo è che durante questa fase lo scompenso ormonale potrebbe causare, tra le altre cose, anche un aumento del peso che a sua volta potrebbe indurre ipertensione. Per tenere sotto controllo il peso, potrebbe essere utile calcolare l’indice di massa corporea che si ottiene dividendo il peso in chilogrammi per l’altezza in metri al quadrato. Il numero che risulta deve restare tra 20 e 25. In caso di sbalzi di pressione in menopausa, la cosa importante è contattare subito il proprio medico.
Come riconoscere l’ipertensione
Riconoscere le prime avvisaglie di pressione alta è fondamentale per scongiurare conseguenze più serie. Tra quelle più frequenti si possono citare:
- frequenti mal di testa, soprattutto al mattino;
- vertigini;
- stato confusionale;
- ronzii e acufeni;
- vista di puntini luminosi.
Nel caso in cui lo sbalzo di pressione dovesse essere piuttosto improvviso, potrebbe verificarsi anche epistassi.
Menopausa e sbalzi di pressione, quali rimedi?
Nel caso in cui si tratti di leggera ipertensione e il medico non ritenga ancora opportuna una terapia farmacologica, esistono alcune buone abitudini da prendere in considerazione in caso di menopausa e pressione alta. Queste le accortezze principali:
- tenere sotto controllo il peso;
- evitare il consumo di fumo e alcool;
- seguire una dieta equilibrata povera di sodio e potassio;
- evitare periodi prolungati di stress fisico ed emotivo;
- fare attività fisica ogni giorno come una camminata veloce di almeno mezz’ora.
La cosa migliore è sempre quella di affidarsi al proprio medico di fiducia per studiare insieme la migliore strategia e i rimedi più adeguati al caso.